Da un mese e mezzo, 28 famiglie residenti in un palazzo di largo Sereni, a Eboli, sono letteralmente bloccate in casa. L’ascensore è fuori uso da fine agosto e, nonostante le segnalazioni, nessuno ha ancora mosso un dito per risolvere la situazione. «Il tecnico mandato da Acer (l’Agenzia che gestisce l’edilizia residenziale pubblica in Campania, ndr) ci ha detto chiaramente che l’ascensore non può essere riparato. Serve una sostituzione completa, ma non si sa quando né come verrà fatta», denuncia Girolamo Barone, inquilino del quarto piano con problemi di deambulazione.
Una situazione che si fa ogni giorno più insostenibile, soprattutto per gli anziani, le persone con difficoltà motorie e per un residente che vive su una sedia a rotelle. “Siamo ostaggi della burocrazia” continuano i residenti, “ci hanno completamente dimenticati”.
I funzionari dell’Acer, secondo quanto riferito dagli inquilini di largo Sereni, non avrebbero fornito risposte concrete. Nessuna data, nessun piano di intervento. “Siamo tutti in regola con i pagamenti. Il tecnico non ha parlato di morosità, ma di un problema di sicurezza. E allora perché non si interviene subito?” si chiede Barone, esasperato da una quotidianità diventata impossibile.
La rabbia monta anche per altre gravi carenze: da oltre due anni, il citofono del palazzo è stato divelto dai vandali e non è mai stato sostituito. Una mancanza che rende ancora più difficile la vita dei residenti, costretti a scendere ogni volta per aprire il portone, quando possibile.