PAGANI – Un diverbio scoppiato all’interno di un appartamento condiviso, un acceso confronto che degenera in violenza, un incendio che semina paura in città: è questo il quadro che si delinea attorno alla lite avvenuta il 30 settembre scorso nei pressi del palazzo Califano, a Pagani, tra due cittadini di origine indiana. Un episodio che, nelle prime ore, aveva suscitato timori e ipotesi di un possibile scontro legato a motivazioni religiose, ma che ora -grazie a nuove testimonianze e chiarimenti – assume contorni ben diversi.
A fare luce sull’accaduto è stato un padre spirituale, punto di riferimento per la comunità indiana tra Pagani e Nocera Inferiore. Ha respinto ogni insinuazione di natura confessionale, spiegando che la vicenda non ha alcuna radice religiosa, bensì si inserisce in un contesto di disagio abitativo e tensioni economiche. Secondo la sua ricostruzione, la lite avrebbe avuto origine da dissidi personali tra due uomini che condividevano lo stesso appartamento. Uno dei due, che avrebbe dovuto lasciare l’abitazione a fine settembre, aveva già acquistato un biglietto per rientrare in India il 6 ottobre. Tra i coinquilini, però, si era creato un clima di forte tensione, sfociato in un primo alterco in piazza, nei pressi della statua di Sant’Alfonso.
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