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Salerno, il “cimitero” delle auto rubate in collina

di Salvatore De Napoli
Le bande fermano i mezzi a Casa Manzo per smontare le “scatole nere”: sosta prolungata prima del trasferimento
Salerno, il “cimitero” delle auto rubate in collina

L’emergenza furti a Salerno continua. E fra i fenomeni che non conoscono sosta, in particolare, c’è quello dei colpi alle auto: negli ultimi mesi, infatti, numerose sono state le denunce presentate per vetture – anche di importante valore – portate via ai legittimi proprietari. E, in questa escalation, si è fatto largo anche un altro fenomeno particolarissimo: l’area dei rioni collinari della città – in particolare le zone di Sala Abbagnano, Casa Manzo e via Panoramica – è diventata una sorta di “cimitero” delle auto rubate che vengono “depositate” in zona per alcuni giorni per poi esser portate via – in particolare nell’area dell’Agro nocerino, di Torre Annunziata e del Casertano – prima di essere smontate.
I colpi riguardano anche l’area più alta della città dove, nel corso degli ultimi mesi, sono “sparite” decine di vetture, anche di grossa cilindrata, e sono stati segnalati persino furti di caravan. A sorprendere rispetto al passato, però, è la modalità con cui vengono eseguiti questi colpi: le auto, in particolare quelle di valore più pregiato, dopo essere state rubate vengono portate nella zona di via Panoramica. Dopo quello che può sembrare un parcheggio “regolare”, i malviventi passano subito in azione: aprono il cofano e verificano la presenza – sempre più frequente – delle “scatole nere” fornite dalle compagnie d’assicurazione che, per la maggiore, contengono anche dei sistemi di geolocalizzazione. Il dispositivo, dunque, viene immediatamente smontato. E poi i ladri spariscono. Ed è qui la particolarità di questo fenomeno: le auto rubate, infatti, vengono lasciate in sosta nell’area più alta della città per tre, quattro giorni. Un “periodo di gestazione” ritenuto utile – secondo i primi approfondimenti – per evitare controlli: se in questo lasso di tempo, infatti, non si registra alcun intervento delle forze dell’ordine, i gruppi di ladri ritornano nel “cimitero” di via Panoramica per prelevare definitivamente i mezzi e condurli alla volta delle “centrali di smontaggio” site – per la maggiore – fra l’Agro nocerino e Torre Annunziata ma anche in provincia di Caserta. Un fenomeno confermato anche da alcuni riscontri, arrivati in particolare da auto che avevano altri sistemi di geolocalizzazione a bordo: la proprietaria di una Jeep rubata in zona, infatti, ha ritrovato il suo mezzo ad Angri con il cruscotto già smontato. Altre segnalazioni, invece, sono arrivate da Pagani, Scafati, San Marzano sul Sarno. I colpi, inoltre, riguardano maggiormente alcuni modelli: le vetture più “apprezzate” dai ladri che utilizzano questo metodo, infatti, sono le Fiat Panda, le Cinquecento (sia nella vesione “L” che “X”) ma pure alcuni modelli di Bmw.
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