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Scafati, uccise la sorella a martellate: i giudici ordinano una perizia

In primo grado Palumbo era stato condannato a 11 anni
Scafati, uccise la sorella a martellate: i giudici ordinano una perizia

Serviranno altri quattro mesi per conoscere l’esito della consulenza disposta dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Salerno nel processo a carico di Aniello Palumbo, il 63enne accusato dell’omicidio della sorella Maria Cristina. La donna morì in ospedale quattro mesi dopo essere stata colpita alla testa con un martello durante una lite familiare scoppiata per questioni ereditarie in via Poggiomarino, a Scafati.

Il consulente nominato dal collegio giudicante dell’Assise d’Appello dovrà chiarire se esista un nesso di causalità diretto tra l’aggressione e il decesso della donna, avvenuto a seguito di un’infezione polmonare contratta durante il ricovero. La consegna della perizia è stata prorogata al prossimo mese di febbraio del 2026: un atto necessario per stabilire con certezza se il decesso sia stato o meno conseguenza dei colpi inferti dall’imputato. In primo grado Palumbo era stato condannato a 11 anni di reclusione per omicidio volontario, con l’esclusione di alcune aggravanti che avevano portato a una riduzione della pena.

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