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Crolli, “grotte” e incuria: il lungomare di Salerno si sbriciola

di Alessandro Mosca
Il reportage da Torrione, fessure e lesioni su tutto il muro perimetrale: il pattinodromo è soltanto l’apice del “disastro”
Crolli, “grotte” e incuria: il lungomare di Salerno si sbriciola

Guardando i cancelli sbarrati e quella targa posta poco più di un anno fa – presente pure il governatore Vincenzo De Luca – in sua memoria, viene spontaneo chiedersi cosa avrebbe pensato Giovanni Ugatti, uomo-simbolo degli “sport minori” a Salerno, dello scempio del pattinodromo di Torrione. Una ferita che non si rimargina e che – anzi – con il passare delle ore sanguina sempre di più: il cedimento del muro perimetrale del lungomare, infatti, prosegue senza sosta. Dal primo, grosso crollo avvenuto nella notte fra venerdì e sabato, infatti, altro materiale è precipitato nel mare, rendendo sempre più ampio quel vuoto le cui avvisaglie – nonostante le continue e costanti segnalazioni arrivate già da tempo – sono state ignorate. Il tratto del lungomare all’ombra del Forte La Carnale, dunque, si sbriciola sempre più, mettendo a repentaglio un’intera area che senza interventi – seri, concreti e risolutivi – rischia di inabissarsi. Già, perchè i problemi non sono limitati solo al pattinodromo: tutto il perimetro che va dal parco giochi all’impianto sportivo, passando per la piscina Vitale e i campi da tennis, presenta segni preoccupanti. Non è una novità. Ma ora la situazione ora è davvero critica.
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