L’allarme dell’arcivescovo Andrea Bellandi arriva dopo le testimonianze raccolte dai sacerdoti nel corso della sua visita pastorale: sempre più spesso, infatti, alla guida della chiesa salernitana viene segnalata la presenza di persone che sperperano i loro averi – spesso anche il denaro fornito dalla chiesa per il sostentamento – nelle scommesse. Uno scenario noto: in Italia, infatti, il fenomeno della ludopatia sta prendendo sempre più persone. E, dunque, dal vescovo di Salerno arriva un appello affinché vengano fissati dei paletti rigidi per queste attività: «Andando in giro per le parrocchie nella visita pastorale, ricevo queste denunce – ha sottolineato Bellandi nel corso del consueto appuntamento di fine mese con il videomessaggio “9 minuti” -. Si cercano fortune improbabili: io non ho la soluzione per arginare questo fenomeno, di sicuro una certa regolamentazione dell’apertura e della chiusura di questi luoghi di scommesse debba essere fatta». Da qui, dunque, l’appello ai controlli: «Molto spesso questi centri sono vicini a scuole, luoghi d’aggregazione invece ci sono delle regole che impongono una distanza da luoghi significativi. Gli obblighi non sono rispettati, ogni cento metri ci sono luoghi del genere. Non vorrei che lo Stato chiudesse l’occhio visto i vantaggi che ci sono: è un fenomeno che, invece, desta molta preoccupazione».
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