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Salernitana, la premiata ditta Faggiano-Raffaele

di Luca Esposito
Ds e allenatore artefici del primo posto in classifica nonostante alcune lacune
Salernitana, la premiata ditta Faggiano-Raffaele

Otto vittorie in undici partite, primo posto con 25 punti conquistati, attacco sempre a segno fatta eccezione per la trasferta di Catania. Numeri alla mano non si può che promuovere quasi a pieni voti l’inizio stagione della Salernitana che, con il successo sulla Casertana, ha calato il poker nei derby dopo aver battuto in ordine cronologico Sorrento, Giugliano e Cavese. L’Arechi, inoltre, sta tornando a essere quel fortino che spesso ha determinato le sorti del cavalluccio marino. 5 hurrà su 6 e una sola sconfitta, quella rocambolesca contro il Cerignola dettata da un incredibile errore di Frascatore al 95’ e dagli errori dell’arbitro Toma Mbei.

Il bel gioco? Concetto astratto. Anche vedere un gruppo che lotta su tutti i palloni, che suda la maglia dopo un biennio di spaccature, che va a bersaglio con azioni manovrate e che mette in vetrina calciatori di qualità come Villa, Liguori e Ferraris fa parte di uno spettacolo che, ad oggi, consente alla Bersagliera di occupare con merito la prima posizione pur con un Catania in grande spolvero a -1 e Benevento e Cosenza che non hanno nessuna intenzione di mollare. Quando si analizza la stagione dei granata è obbligatorio ricordarsi da dove si è partiti. La doppia retrocessione, la squalifica dell’Arechi, il divieto di trasferte, gli striscioni contro la società, il no di parte della curva all’arrivo di Liguori, il ditkat “cedere prima di acquistare”, un ritiro in modalità cantiere aperto e quelle dichiarazioni post coppa Italia del tandem Pagano-Milan che lasciavano intravedere qualche crepa all’orizzonte. Proprio per questo possiamo dire che Faggiano e Raffaele stiano facendo un’impresa, considerando che la Salernitana ha lacune tecniche e numeriche evidenti e che la concorrenza è agguerrita e competitiva come non accadeva da anni.

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