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Picerno vietata, la Cavese ricorre al Tar

di Orlando Savarese
La società ha fatto saper di voler impugnare l’ordinanza del prefetto di Potenza
Picerno vietata, la Cavese ricorre al Tar

Stavolta la Cavese non resta immobile: la società del presidente Alessandro Lamberti ha fatto sapere di aver deciso di impugnare l’ordinanza firmata dal prefetto di Potenza Michele Campanaro, che vieta la vendita dei tagliandi per la partita AZ Picerno-Cavese ai residenti in provincia di Salerno per motivi di ordine pubblico, con conseguente restrizione all’afflusso dei tifosi metelliani verso il campo sportivo “Curcio”.

La Cavese ha impegnato il proprio ufficio legale per preparare e depositare il ricorso al Tar Basilicata, e il suo obiettivo è ottenere l’annullamento del provvedimento prefettizio, richiedendo l’adozione delle necessarie misure cautelari.

Il prefetto potentino, nel redigere l’ordinanza che impedisce la vendita dei biglietti per Picerno-Cavese agli spettatori che vivono in provincia di Salerno, ha tenuto conto di tutta una serie di indicazioni provenienti dal Casms, secondo le quali la partita sarebbe stata da considerare a elevato rischio, in quanto i sostenitori aquilotti nell’andare a Picerno avrebbero potuto incontrare i tifosi del Potenza coi quali sono da tempo in rapporti tesi, e soprattutto si fa riferimento a una presunta rivalità tra i supporter di Cava de’ Tirreni e della stessa Picerno, ma la Cavese probabilmente ritiene eccessiva o priva di fondamento qualcuna di queste motivazioni al divieto.

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