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Salernitana, per non retrocedere inutile fasciarsi la testa

di Alfredo Boccia
Ma la “maglia nera” impone una vera svolta
Salernitana, per non retrocedere inutile fasciarsi la testa

Ora si mette male. E molto. Inutile girarci intorno e non voler fotografare la realtà emersa contro il Genoa: questa Salernitana perde 2-1 e non muove la classifica che si fa estremamente preoccupante. Considerato, pure, che le dirette avversarie non stanno proprio a guardare e la quota salvezza è distante sei punti. Un peccato, davvero. Perché le premesse per una festa granata all’Arechi c’erano ed il gol del vantaggio made in Martegani dopo due minuti di gioco aveva lasciato intendere un finale totalmente diverso dalla sconfitta contro i liguri capaci – loro – di rimontare.

Inutile, però, fasciarsi la testa. Serve rimboccarsi le maniche. Tutti! E lavorare per creare le condizioni idonee, dentro e fuori dal terreno di gioco, necessarie ad evitare di arrendersi prima del tempo alla ricerca della permanenza in serie A ancora possibile nonostante l’ultimo posto in classifica. Mancano diciassette partite.

Molto, più di ieri, può dipendere pure dalla campagna di rafforzamento della rosa perché, palesemente, continuano ad emergere i limiti di alcuni calciatori attualmente a disposizione dell’allenatore Inzaghi. Rassicurante, in tale ottica, l’impegno che il presidente Danilo Iervolino ha assunto pure ieri all’arrivo all’Arechi nella chiacchierata con lo storico tifoso dell’ippocampo Salvatore Orilia.

P.S. Da censurare il clima di violenza generato a Salerno dai sostenitori del Genoa, non meno chi tra i tifosi della Salernitana pensa ad entrare in contatto con i fan ospiti o a lanciare oggetti in campo.

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