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Case popolari a Cava de’ Tirreni caccia a furbi e morosi

di Annalaura Ferrara
S’intensificano i controlli per liberare gli appartamenti da chi non ne ha diritto. E si scopre che il 70% delle dichiarazioni è ben al di sotto del reddito effettivo
Case popolari a Cava de’ Tirreni caccia a furbi e morosi

Proseguono i controlli incrociati per liberare le case popolari indebitamente occupate. Si tratta di persone con reddito alto o i cui componenti del nucleo familiare all’atto del bando di assegnazione sono risultati proprietari di appartamenti in altri comuni tant’è che a svelare la circostanza di non aver mai usufruito dell’alloggio è stata la scoperta dai “consumi pari a zero” di acqua ed elettricità. Scoperte anche persone, invece, che per due anni di seguito non ha pagato il fitto che ammonta a cifre irrisorie o parenti stretti che hanno occupato la casa popolare, resasi libera dopo la morte dei reali assegnatari. Ed è proprio su questo filone che si stanno intensificando i controlli da parte degli uffici di Palazzo di Città.

I casi

In arrivo in questi giorni la lettera ai parenti di una persona anziana deceduta che occupavano un’abitazione popolare a Santa Lucia. Un altro caso simile è stato riscontrato a Pregiato. Ed intanto si approfondisce la vicenda di quelle famiglie – cinque negli ultimi mesi – divise tra i vari siti di Pregiato, Santa Lucia, via Ernesto Di Marino e via Enrico Grimaldi.

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