A 14 anni dalla prima denuncia presentata dall’allora sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, e dopo undici anni di dibattimento, la Corte di Cassazione chiude – tranne per un’appendice rinviata alla Corte d’Appello di Napoli – il processo “Ghost road”, la strada “fantasma” “Casal Velino-Celso”, mai realizzata.
La Suprema Corte, infatti, derubricando il reato di peculato in truffa aggravata, ha annullato senza rinvio la sentenze emessa nei confronti del direttore dei lavori Franco Cuozzo e dell’imprenditore Eduardo Sale di Nocera Inferiore; ha annullato senza rinvio per intervenuta prescrizione dei residui capi di imputazione la sentenza nei confronti di Gerardo Volpe, ex funzionario del settore finanziario della Provincia all’epoca dei fatti; annullata la sentenza anche per Luigi Calenda, ex direttore del settore finanziario di Palazzo Santa Lucia.
Nel loro provvedimento i giudici della Sesta sezione penale della Cassazione hanno invece rinviato alla Corte d’Appello di Napoli una parte residuale del procedimento, per una nuova valutazione con prescrizione.