Arrivano al Distretto Danitario. Dopo due ore di autobus. E dopo altre due ore d’attesa, li rimandano indietro. Senza ricevere nessuna prestazione, nessun servizio sanitario. La carenza di personale amministrativo al Distretto 69 si sta trasformando in una via crucis per chi vive nel Cilento e nella Valle del Calore. A pagare dazio sono soprattutto gli anziani. Soli. E senza mezzi privati. Costretti a salire su una “corriera”, come la chiamano da queste parti, per arrivare a Roccadaspide anche dopo un viaggio di due ore. Fila dopo fila, spesso va a finire che gli anziani non riescano nemmeno ad effettuare la visita medica, a prenotare un appuntamento con il dottore, a pagare un ticket o a scegliersi il medico di famiglia. Servizi negati, in un territorio flagellato dallo spopolamento. Destinato a pagare dazio alla carenza di personale non solo all’Asl.
La tegola
L’ultima tegola riguarda il Distretto Sanitario 69. «Dai monti Alburni alla valle del Calore fino all’Alento, gli anziani sono già penalizzati dalla scarsità del servizio di trasporto pubblico e, nonostante le diverse ore di viaggio affrontate, troppo spesso sono costretti ad andare via per rientrare a casa senza aver ricevuto i servizi di cui avevano bisogno» raccontano a Roccadaspide. Pochi abitanti, pochi servizi sanitari. Sembra questa la logica che orienta i politici regionali. I medici che vanno in pensione non vengono sostituiti. Ora manca anche il personale amministrativo».