Un via vai continuo di camion e trattori che scaricano tonnellate di spazzatura lungo il fiume. Materiale di risulta, vecchi elettrodomestici, pneumatici ma anche eternit e guaine bituminose. Accanto i campi coltivati e, a poche centinaia di metri più giù, il mare blu di Capo Palinuro. Benvenuti lungo il sentiero del fiume Lambro, nel Comune di Centola, tra la macchia mediterranea rigogliosa e colline di rifiuti pericolosi che, quando il fiume è in piena, scivolano pericolosamente verso la spiaggia e verso mare. Per circa un chilometro gli argini del fiume sono ricoperti da rifiuti. Quello che doveva essere un sentiero naturalistico tra i più belli d’Europa, luogo ideale per gli amanti delle passeggiate a piedi o in bicicletta, è invece trasformato in una enorme discarica a cielo aperto.
Un affronto alle belle immagini che tentano di promuovere il territorio sui circuiti turistici nazionali e internazionali. Ma anche pericoloso per la salute dei cittadini: perché i rifiuti vengono depositati senza alcuna precauzione con il rischio, più che evidente, di inquinamento delle falde acquifere.