«Regolarità», «legittimità» e «correttezza». Parole utilizzate dal tenente colonnello Gerardo Iuliano, ex comandante della polizia municipale di Battipaglia, in riferimento alle procedure amministrative che lo consacrarono dirigente, finite sotto la lente di Biagio Giordano e Francesco Pampinella, i dirigenti dell’Ispettorato generale dei servizi ispettivi di finanza pubblica del ministero dell’Economia che hanno firmato la corposa relazione sulle criticità rilevate a Palazzo di città. Il tandem dei funzionari scrisse d’un difetto dell’iter di selezione pubblica a monte della nomina del dirigente: in realtà, com’evidenziato pure da questo quotidiano, la sindaca Cecilia Francese nominò Iuliano a valle d’una procedura concorsuale vagliando oltre dieci candidati e infine scegliendo comunque il profilo ch’era favorito dai pronostici.
La relazione
«La prova orale – sottolinea il tenente colonnello in pensione – si è tenuta in forma pubblica, seppur con modalità da remoto per il Covid, con la partecipazione audiovisiva di tutti i concorrenti convocati e di chiunque volesse accedervi». Motivo per il quale, soggiunge il dirigente, «si comprende chiaramente la regolarità e la legittimità degli atti e dell’intera procedura». Una piccola relazione, quella approntata da Iuliano nei giorni successivi alla diffusione degli esiti degli accertamenti degli ispettori ritenuta «inopportuna e di pregiudizio per l’immagine dei dirigenti e dipendenti, trattandosi di attività istruttoria non ancora perfezionata sino a quando non saranno acquisite e valutate le controdeduzioni dell’Ente» (noi, però, affidiamo ai lettori il giudizio sulla convenienza d’una pubblicazione che stimiamo giornalisticamente sacrosanta).