«Tenuto conto della gravità della condotta, dell’indole violenta dell’indagato e della sua spiccata pericolosità sociale, nessun’altra misura appare idonea a neutralizzare le ravvisate esigenze di cautela». Era il 22 settembre scorso e così il gip del Tribunale di Avellino motivava la necessità d’incarcerare un 44enne di Pagani, accusato di reiterate violenze sessuali ai danni dell’ex compagna, di maltrattamenti e di lesioni personali aggravate.
La decisione
Solo che ieri mattina, a poco più d’otto mesi dall’arresto, l’uomo, assistito dall’avvocato Pierluigi Spadafora, è stato assolto con formula piena «perché il fatto non sussiste»: parole delle toghe del Collegio C della Seconda sezione penale del Tribunale di Avellino (presidente il giudice Gian Piero Scarlato), che hanno pronunciato il dispositivo di sentenza prendendosi 90 giorni per il deposito delle motivazioni.