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“Pizzo”, pestaggi e rapine: è scacco alla gang “Singh”

di Carmine Landi
Sette indiani ai domiciliari: botte e raid agli amici di chi non pagava
“Pizzo”, pestaggi e rapine: è scacco alla gang “Singh”

«O muore una mia persona o muore una vostra persona, io non ho problemi». Era il 25 marzo scorso: a telefono Bobby, soprannome di Balkanrajot Singh, classe 2001, uno dei sette indiani finiti agli arresti domiciliari all’alba di ieri mattina, minacciava così un connazionale residente a Eboli, titolare d’un franchising di saloni di barbieri disseminati in ogni parte d’Italia. Ne possiede uno pure in via De Nicola, nel cuore di Battipaglia, a due passi dalla Casa comunale. «Se dobbiamo tagliare una gamba di una persona o un braccio di una persona lo facciamo fuori», seguitava a dire Bobby. Ignaro d’essere registrato. Ignaro d’essere tradotto da un interprete della lingua punjabi nominato dalla Procura di Salerno.

Ignaro che, di lì a poco, i carabinieri di Battipaglia avrebbero stroncato sul nascere la gang dei presunti taglieggiatori arrivati dal Punjab a offrire “protezione” in cambio di danaro. A imporre il “pizzo” ai connazionali, bastonando e picchiando gli amici di chi non pagava. Bobby, residente a Polla, ieri mattina era ad Adrara San Martino, nel Bergamasco: lo hanno arrestato i militari dell’Arma del posto. In simultanea i carabinieri di Battipaglia ammanettavano tutti gli altri Singh: in punjabi vuol dire “leone”, è il cognome d’ogni maschio sikh. Akashdeep, 23 anni, Bikramjit, 22, e Jagroop, 29, residenti a Eboli, Lovejit, 29, e Harmanpreet, 21, a Battipaglia, e Foggi, nomignolo di Ravinder, 42, a Mercato San Severino.

I sette (difesi dall’avvocato Orazio Tedesco, a eccezione del “bergamasco”, assistito dal legale Pietro Lamberti) sono ai domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico. Effetti dell’ordinanza firmata dal gip Giuseppe Rossi su richiesta di Bianca Rinaldi, pm titolare delle indagini delegate ai carabinieri della Sezione operativa del Norm (guidato dai capitani Graziano Maddalena prima e Donato Recchia poi) della Compagnia di Battipaglia, diretta dal capitano Samuele Bileti.

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