La necessità di importanti fondi nazionali, l’autorevolezza dell’istituzione regionale a fare da collante e tempo disponibile per poter prima studiare e poi immaginare soluzioni che possano essere innovative. Insomma gli ostacoli e i “se” non sono pochi, eppure la sfida – non solo culturale – che arriva da Fratte dove gli importanti ritrovamenti archeologici scoperti nel corso dei lavori previsti nel Bando Periferie potrebbero essere l’inizio di una nuova campagna di scavi che contribuisce a riscrivere radicalmente la storia fondante di Salerno e che potrebbero essere il centro di un nuovo polo archeologico, affascina anche il sindaco Vincenzo Napoli.
Gli interventi
Una prima – imperdibile – occasione potrebbe arrivare proprio dal cantiere dove sono in corso e quasi terminati i lavori di rimozione dei prefabbricati del terremoto e di bonifica dall’amianto e dove, già dai primi interventi degli archeologi, sono stati portati alla luce tre pugnali in selce risalenti al neolitico ed è stato rintracciato il percorso murario di un antico insediamento. In quest’area, con i finanziamenti del Bando periferie, è stata progettata anche la realizzazione di un Centro culturale firmato dall’architetto Mario Cucinella che potrebbe essere proprio il contenitore più adatto per questi ritrovamenti.
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