Relegati in un allevamento abusivo di Tramonti, in strutture fatiscenti e in precarie condizioni igienico-sanitarie. Così i carabinieri hanno trovato 36 cani, tutti di razza Setter, all’interno di box di una baracca in lamiere e tavole in legno e reti metalliche in un fondo rurale della frazione di Corsano del piccolo comune della costa di Amalfi. Denunciato il gestore della struttura, un cacciatore di 56 anni, ma anche i nove proprietari del terreno che dovranno dimostrare la loro estraneità all’attività.
La maxi multa
Il cacciatore è destinatario anche di una sanzione amministrativa di 2.700 euro. A porre all’attenzione le dubbie condizioni dell’attività esercitata in quell’area erano state numerose segnalazioni ai carabinieri da parte di alcuni cittadini, circostanze poi confermate nel corso del controllo effettuato dai militari diretti dal capitano Alessandro Bonsignore. La struttura è stata sequestrata.
Alcuni cani risultavano “smarriti”
L’intervento si è svolto con la collaborazione dei veterinari dell’Asl di Maiori e Nocera Inferiore e personale dell’ufficio tecnico del Comune di Tramonti. Di alcuni dei cani, quelli muniti di microchip, era stato denunciato lo smarrimento e in 23 sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Ancora incerto il futuro degli altri animali, una dozzina in tutto, molti dei quali senza microchip, che potrebbero essere destinati a canili, ma si sta valutando la possibilità di affidare i cani a chiunque volesse prendersene cura. Ai carabinieri della stazione di Tramonti si può avanzare richiesta di adozione. Del caso è interessata anche l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) della Costa d’Amalfi che si è costituirà parte civile per il processo.