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Delocalizzazione Fonderie, Buccino alza la voce

L’ira del sindaco Freda: «La nostra “pace sociale” vale meno di quella del capoluogo»
Delocalizzazione Fonderie, Buccino alza la voce

«La “pace sociale” a Salerno? Evidentemente poco importano le conseguenze per l’ambiente di Buccino e dei paesi vicini». È la presa di posizione, forte, del sindaco del centro della Valle del Sele, Pasquale Freda, dopo le ultime evoluzioni sulla vicenda delle Fonderie Pisano: l’accelerata per avviare l’iter della delocalizzazione da Fratte, infatti, viene contrastata nel centro della provincia da tempo. E, adesso, il primo cittadino è intervenuto anche per puntare il dito contro il presidente della Commissione Ambiente, Arturo Iannelli, da tempo in campo proprio per cercare di risolvere la querelle Fonderie, che ha parlato della delocalizzazione a Buccino come soluzione per creare la “pace sociale” nel capoluogo.

Parole duramente contestate da Freda: «Vorrei ricordare che il mio paese oggi non sottostà a logiche di partito, come avveniva in passato, ma solamente alla volontà della popolazione locale. Nessuno verrà mai dall’alto, o da lontano, e dirmi cosa devo fare. La delocalizzazione scontenterebbe poche persone, quindi pochi elettori, nel mentre soddisferebbe le richieste di tanti che vivono nel capoluogo di provincia. Ma io di tutto ciò me ne frego: ho il dovere morale e giuridico di difendere il mio territorio da ogni sopruso». Freda, poi, apre anche un altro interrogativo: «Sento parlare di “fabbrica nuova e più sicura”. Bene, allora perché non adeguano l’impianto esistente lì a Salerno? Perché non lo realizzano nella zona industriale di Salerno? La politica non si fa sulla pelle e sulla salute della gente».

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