Accanto ai temi legati alla speculazione più strettamente spirituale e religiosa e agli appuntamenti scanditi dalla liturgia e dalla simbologia, nel corso delle giornate dedicate alla celebrazione del patrono San Matteo, si terrà anche un incontro che prende spunto dal fatto che ricorre duecentesimo anno dalla fusione del campanone del Duomo. Un appuntamento con esperti e studiosi (lunedì 16 alle 19 nell’atrio della Cattedrale) che terminerà con l’ascolto delle otto campane che per secoli hanno scandito le giornate e le feste dei salernitani. Una sorta di omaggio a uno dei simboli del Duomo che risulta anche come una sorta di faro puntato sul campanile che – come il chiostro – avrebbe necessità di interventi di ristrutturazione strutturali urgenti. «Ci sono dei fondi a disposizione – conferma il parroco della Cattedrale, don Felice Moliterno – e siamo fiduciosi sul fatto che si potrà intervenire quanto prima». Nel corso di una recente interrogazione parlamentare, l’ormai ex ministro alla Cultura, Gennaro Sangiuliano, confermò che le risorse destinate al Duomo di Salerno sono state recuperate e che è in corso la verifica del progetto di restyling da parte gli uffici della Soprintendenza. Inoltre, come ricorda l’arcivescovo Andrea Bellandi, «sono previsti degli interventi anche da parte della Regione Campania, quindi ci sono tutti i presupposti innanzitutto per mettere in sicurezza e poi per restituire alla loro bellezza il campanile e il chiostro». Insomma, se le condizioni dell’edificio di culto simbolo non solo della fede dei salernitani ma anche una delle testimonianze più importanti della storia e della cultura della città sono particolarmente critiche e preoccupanti, la speranza che si interverrà a breve non manca.
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