Continua la querelle tra la Regione Campania e il mondo venatorio, alimentata dalle recenti sentenze del Tar che hanno nuovamente sospeso le delibere della Giunta regionale riguardanti l’attività venatoria. Al centro delle polemiche, il governatore Vincenzo De Luca e l’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo, accusati di gestire con superficialità un tema delicato e cruciale per molti cacciatori campani.
A prendere una posizione forte è il senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania, che attacca duramente la Giunta regionale. Secondo il senatore, il ripetuto annullamento delle delibere da parte del Tar non sarebbe frutto di semplici errori, ma di una strategia precisa messa in atto dalla Regione. “È paradossale che De Luca e il suo assessore Caputo continuino a ricevere bocciature da parte del Tar, danneggiando i cacciatori con decisioni superficiali”, ha dichiarato Iannone, evidenziando come questa situazione generi un gioco “a perdere” che finisce per penalizzare soltanto gli appassionati della caccia.
Iannone accusa De Luca di tentare di sviare le responsabilità, cercando di attribuire la colpa al Tar per le ripetute sospensioni. “La solita sceneggiata tipicamente deluchiana”, ha aggiunto il senatore, sottolineando l’incapacità del governatore di gestire la questione in modo adeguato.
La richiesta di Iannone è chiara: dimissioni immediate per l’assessore Nicola Caputo, considerato ormai inadeguato a ricoprire il proprio incarico. “De Luca conferma ancora una volta la sua totale inadeguatezza al ruolo che ricopre”, ha concluso il senatore.