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Omicidio Capezzuti, i carabinieri: «Marzia mai vista in quella casa»

di Carmine Landi
L’orrore di Pontecagnano, il comandante dell'Arma testimone in Corte d'assise
Omicidio Capezzuti, i carabinieri: «Marzia mai vista in quella casa»

Un fantasma. Quando i carabinieri della stazione di Pontecagnano Faiano facevano irruzione, a cadenza pressoché quotidiana, nella casa popolare al civico 24 di via Verdi, in occasione dei controlli a carico di Vito Vacchiano, in quel periodo sottoposto a detenzione domiciliare, non hanno mai visto Marzia Capezzuti, la 29enne milanese che in quell’abitazione avrebbe vissuto segretata prima d’essere stata uccisa al principio di marzo del 2022. Lo ha riferito ieri mattina il luogotenente in pensione Vincenzo De Chiara, all’epoca dei fatti comandante dei militari dell’Arma della capofila dei Picentini.

L’udienza

L’ufficiale è comparso ieri mattina dinanzi alla Corte d’assise di Salerno (presidente il giudice Vincenzo Ferrara, a latere Gabriella Passaro) in occasione dell’udienza dibattimentale del processo a Damiano Noschese e a Mariabarbara Vacchiano, i coniugi pontecagnanesi, assistiti dai penalisti Giuseppe Russo e Luigi Capaldo, accusati, tra le altre cose, dell’omicidio di Marzia e dell’occultamento del suo cadavere, rinvenuto soltanto il 25 ottobre del 2022 in un rudere in via del Querceto, a Santa Tecla di Montecorvino Pugliano.

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