Era finita con gli applausi dei consiglieri riuniti in aula, i ringraziamenti ad assessori vari e colleghi della commissione e grande soddisfazione dell’amministrazione per aver varato – dopo lunghe e faticose trattative – il regolamento per “l’assegnazione a titolo gratuito degli spazi di sosta personalizzati a favore delle persone con particolari condizioni di invalidità”. Tutto meritevole, sicuramente. Il problema è che, a distanza di pochi mesi dal via libera del Consiglio comunale, il Tar ha sentenziato l’illegittimità di una norma, quella che consente di avere uno stallo soltanto a chi è in possesso di una patente speciale per la guida.

A segnare con la penna rossa alcuni dei passaggi del tegolamento è stata la terza sezione del tribunale amministrativo di largo San Tommaso che accolto i motivi aggiunti del ricorso di una cittadina a cui gli uffici comunali hanno rigettato l’istanza per il posto auto dedicato alle persone invalide. Alla signora, infatti, era stata respinta una prima richiesta ma con l’impegno dell’Ufficio Traffico e Segnaletica del settore Mobilità di rivedere la decisione una volta approvato il regolamento. Decisione che il Tar aveva già contestato, intimando al Comune di provvedere al rilascio del permesso. Nonostante ciò, nulla è cambiato: così, dopo il via libera del Consiglio al regolamento, la signora ha presentato una nuova domanda che, anche questa volta, è stata rigettata. E il diniego, secondo i giudici amministrativi, è stato illegittimo perché riferito a norme del regolamento che, a loro volta, non rispettano il dettato normativo.

+++L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO+++