Il gip del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, ha confermato il divieto di dimora nel capoluogo per Enrico Coscioni, il cardiochirurgo salernitano già destinatario di un provvedimento di sospensione da parte del tribunale in seguito alle indagini della Procura sul decesso del 66enne di Capaccio Paestum, Umberto Maddalo.
L’istanza
La decisione è arrivata nelle ultime ore dopo l’istanza presentata da Agostino De Caro e Gaetano Pastore, i due avvocati che assistono il già consigliere in materia di Sanità del governatore Vincenzo De Luca e guida della Torre Cardiologica dell’ospedale Ruggi di Salerno. Una nuova doccia gelata, dunque, per Coscioni. Era lo scorso 19 settembre quando fu eseguito l’aggravamento della misura cautelare nei confronti del cardiochirurgo salernitano su richiesta la Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli: il gip Indimmimeo firmò l’ordinanza – eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Salerno – rendendo ancora più dure le misure già emesse lo scorso marzo quando Coscioni, in seguito alle indagini sul decesso del paziente Maddalo, fu sospeso dall’attività medica per un anno.
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