V.S., il noto commercialista di Nocera tratto in arresto la sera del 5 novembre dai carabinieri, resta in carcere. Lo ha stabilito il giudice Giuseppe Palumbo all’esito della udienza di convalida dell’arresto celebrata in data odierna. L’indagato è comparso in aula con il suo difensore l’avvocato Pietro Pasquali. Il commercialista è accusato di avere usato violenza nei confronti di una carabiniere che era intervenuto all’interno della caserma di Nocera, per bloccare la furia dell’indagato che tentava di aggredire la ex moglie, la ex cognata e l’ex suocero recatisi per denunciare il forsennato che, sin dal pomeriggio, li minacciava per telefono e con messaggi. Purtroppo la militare ha avuto la peggio riportando lesioni personali guaribili in 25 giorni salvo complicazioni (infrazione del capitello radiale destro). Le altre persone ricevevano nell’aggressione schiaffi, spintoni e calci. Al commercialista, inoltre, sono state elevate altre imputazioni per le quali non c’è stata adozione di misure cautelari benché gravissime e commesse anche in danno della figlia minore di soli 6 anni.
Il processo
Il commercialista, noto anche negli ambienti giudiziari, ha fatto sospendere la fornitura idrica della ex casa coniugale assegnata in sede di separazione alla moglie e avrebbe costretto la piccola a vivere in un immobile non abitabile. Sottoposto in un primo momento alla misura pre cautelare degli arresti domiciliari ha contattato telefonicamente l’ex suocero proferendo gravissime minacce. A questo punto dai domiciliari passava al carcere di Fuorni dove è rimasto anche dopo l’udienza di convalida dell’arresto all’esito della quale il giudice ha accolto la richiesta del pm Marco Fiorillo di applicazione della custodia cautelare in carcere. Ora si dovrà celebrare il processo per direttissima dove le tre persone offese oltre che la minorenne rappresentata dalla madre che esercita la responsabilità genitoriale hanno preannunciato di costituirsi parte civile con il patrocinio degli avvocati Giovanni e Benedetta Falci del Foro di Salerno. E’ previsto, ove l’ex moglie dell’indagato presti il suo consenso, anche l’intervento in giudizio dell’associazione “Mai più Lucrezia Onlus” che assiste le donne vittime di violenze.