Si terrà stamattina l’esame autoptico su Salvatore Gallo, il 36enne di Pontecagnano, morto al poligono di tiro in località Acqua dei Pioppi. L’operaio lascia tre figli. Gallo è morto per un colpo di fucile con foro di entrata in prossimità del mento. Per gli investigatori, ci sono pochi dubbi sul suicidio. A quanto pare, il 36enne era turbato da una crisi matrimoniale irreversibile. Domenica sera al poligono di tiro è stato effettuato un esame esterno della salma, trasferita poi all’obitorio presso l’ospedale di Eboli. Tuttavia, il medico legale Luigi Mastrangelo ha voluto fugare i punti poco chiari sulla dinamica dell’incidente, ricorrendo all’autopsia che si terrà oggi. Dubbi condivisi dal pm titolare delle indagini, Simone Teti. I carabinieri hanno sequestrato il fucile e l’intera struttura sportiva per verificare se le regole di sicurezza venivano rispettate. Il lavoro degli investigatori è coordinato dal capitano Greta Gentili.
L’indagine
Al momento del suicidio, Gallo era affiancato da un addetto del poligono che avrebbe azionato i piattelli da colpire. Il 36enne avrebbe in quel momento spostato la canna del fucile e fatto fuoco verso se stesso. L’indagine dovrà verificare se ci sono responsabilità di terze persone. Il lavoro investigativo è stato affidato ai carabinieri di Eboli. A quanto pare il 36enne era privo di porto d’armi ma era abilitato a questa disciplina sportiva. Il pm Teti nei prossimi giorni potrebbe sentire l’addetto del poligono di tiro presente al momento della tragedia. Le dichiarazioni rilasciate appena scoperta la tragedia non sono apparse lineari.
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