La Basilica di San Clemente è forse uno dei luoghi più suggestivi di Roma. Eretta nel IV secolo sulle pendici del Celio – probabilmente sui resti della sua abitazione – è oggi caratterizzata da 3 livelli, che come in una sorta di viaggio del tempo, ci conducono alla basilica sotterranea a tre navate, e infine ad un antico tempio dedicato a Mitra.
Nella chiesa, dove sarebbe custodito il corpo di Clemente, trasportato a Roma, dalla Crimea, dai Santi Cirillo e Metodio nell’868, sono inoltre visibili affreschi anteriori al 1084 dedicati alla vita di Clemente, con scritte che sono uno dei primi esempi di lingua volgare italiana. Di Papa Clemente, romano ma di origine ebraica, ci parlano molti autori antichi: “Dopo aver fondato ed edificato la Chiesa, gli apostoli Pietro e Paolo trasmisero a Lino la carica dell’episcopato. Anacleto successe a Lino. Dopo di lui, al terzo posto, partendo dagli apostoli, fu Clemente ad avere l’episcopato. Egli aveva conosciuto gli apostoli ed era stato in relazione con loro, aveva ancora negli orecchi l’eco della predicazione degli apostoli e dinanzi agli occhi la loro tradizione. E non era il solo, poiché vivevano al suo tempo molti che erano stati istruiti dagli apostoli…“.