Non se ne può più. Salernitana terzultima in classifica ed oggi, dopo le gare di Cittadella e Frosinone alle ore quindici, potrebbe essere pure peggio. In ogni caso aprano gli occhi il proprietario del club Danilo Iervolino e chi da lui è stato messo al timone della navicella granata che continua ad imbarcare gol, sconfitte, mortificazioni. La Salernitana è sul fondo, rischia grosso. Di questo passo – lentisssimo e simile alla marcia del gambero – si materializza l’incubo anche della seconda retrocessione consecutiva.
Purtroppo la prima del subentrato mister Colantuono è finita nel peggiore dei modi, al di là della sonante sconfitta 4-0 contro il Sassuolo nuovo padrone della serie B dopo la sconfitta del Pisa in casa della Cararrese domenica all’Arechi prossimo avversario dei granata.
Ma serve guardare al futuro senza analizzare il presente? Considerata la Salernitana scioltasi contro il Sassuolo, dopo una timida reazione quando era sotto di una rete. Poi nulla più, altro che la personalità chiesta alla vigilia della gara a Reggio Emilia dallo stesso Colantuono alla squadra.
Ora, senza fasciarsi la testa e continuando ad incitare la squadra, evidentemente le parole non servono. Urge la svolta, a suon di gioco e punti. E, lo ribadiamo, nessuno lasci solo il duo ds Petrachi-mister Colantuono. Benchè quest’ultimo, in pubblico, sottolinei che questa Salernitana possa salvarsi.
La proprietà made in Iervolino ed il gruppo dirigente da lui scelto battano un colpo, se davvero stanno pensando alla squadra Salernitana piuttosto che ad altro. Il cartello “Vendesi” può riguardare il club e non la dignità. Perché chi può e deve, se davvero ha la Salernitana e Salerno nel cuore, si dia da fare per la salvezza. Poiché qui gli unici ad avere “fame” sembrano essere i tifosi e non chi guadagna migliaia di euro al mese. Motivo in più, caro Iervolino, per tirare le somme e mettere il punto una volta per tutte.