Due mesi da “City of blinding lights”. Non ci sarà Bono Vox a cantarle ma, per il 19esimo anno consecutivo, a partire da questo pomeriggio (ore 17), le Luci d’Artista torneranno ad illuminare la città. Con tutte le loro contraddizioni, con gli inevitabili disagi di una città ancora incapace di affrontare alcuni aspetti – su tutti mobilità e qualità dell’accoglienza – dell’arrivo delle ondate di visitatori. Si riparte insomma, nell’edizione che apre verso il “ventennio” (la kermesse 2025/2026 è stata già garantita dalla Regione che nel suo Piano per la Cultura ha già messo da parte 2,5 milioni) e che, nelle ambizioni dell’amministrazione comunale, doveva essere quella del completo rilancio in vista dell’importante anniversario.
I ritocchi
E, invece, la kermesse numero 19, alla fine, è diventata quella del “fate presto”. Della fretta ch’è spesso cattiva consigliera: soltanto alla vigilia dell’accensione, infatti, il Comune ha definito molteplici aspetti di un’organizzazione che sembra essere ancora “under costruction” mentre proseguono pure in queste ore gli ultimi ritocchi alle opere che hanno visto il montaggio soltanto in questa settimana. Ci sarà tempo per recuperare visto che quest’edizione sarà “extralarge”, terminando a febbraio.
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