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«Ha minacciato i suoi avvocati». A giudizio Roberto Lenza

di Salvatore De Napoli
Al centro della vicenda una parcella non pagata dal pubblico ministero di Nocera Inferiore
«Ha minacciato i suoi avvocati». A giudizio Roberto Lenza

Sarà il giudizio abbreviato a fare luce sul mancato pagamento di una parcella per la difesa del sostituto procuratore Roberto Lenza. La scelta di essere giudicato allo stato della documentazione raccolta è stata decisa dall’imputato, il noto magistrato in servizio alla procura di Nocera Inferiore. Una scelta che consentirà di avere una sentenza probabilmente già a febbraio prossimo.

L’inchiesta

Al centro della vicenda la parcella che non sarebbe stata pagata dal sostituto procuratore Roberto Lenza, tra il 2019 e il 2020, per essere stato difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Giovanni Annunziata nell’ambito dell’inchiesta che lo vedeva indagato per rivelazione di segreto di ufficio. Indagine che lo aveva visto prosciolto sia in sede penale sia davanti al Csm per il procedimento disciplinare relativo alla stessa indagine, e con una motivazione che non lasciava dubbi («il fatto non sussiste»). A fronte di questa inchiesta, i due legali noti a livello nazionale (Diddi è anche promotore di giustizia presso il Vaticano), avevano inviato la parcella al loro assistito, il quale non avrebbe però pagato. Ci sarebbe stata anche una seconda nota spedita dall’avvocato Diddi per chiedere il pagamento di quanto dovuto per il suo lavoro.

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