Vincere per provare a riportare un po’ di sereno in casa granata dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il patron Danilo Iervolino. Vincere per scacciare le Vespe, e con loro la paura di un momento delicato, e non solo per una classifica che vede la formazione di Stefano Colantuono ancora troppo vicina alla zona retrocessione. Un derby per trovare continuità dopo due risultati utili di fila, un derby per dare uno strappo al campionato, un derby, infine, per ripristinare la legge dell’Arechi. Salernitana-Juve Stabia, gara in programma questo pomeriggio a partire dalle ore 17,15, è gara da non fallire per la Bersagliera, che dopo aver ritrovato il fattore campo con la Carrarese, e aver pareggiato a Modena, vuole ora provare a prendere il massimo nelle due sfide interne consecutive che separano Verde e compagni dal Santo Natale. Che sia dolce o meno, spetterà a loro, a partire proprio dalla sfida con la compagine di Castellammare di Stabia, sempre ko nel principe degli stadi, e il cui nome evoca sempre soavi ricordi, specie ripensando a quella finale playoff del 22 giugno 1994 andata in scena al San Paolo, una delle pagine recenti più entusiasmanti della storia granata.
Modulo e titolari
Colantuono ci proverà ripartendo dal 3-4-2-1 ormai marchio di fabbrica del tecnico dell’ippocampo, che in avanti punterà su Simy, lasciando a Wlodarczyk il compito di dare il proprio contributo a gara in corso. Vero che l’errore sotto porta con il Modena è ancora negli occhi di tifosi e addetti ai lavori, vero pure, però, che l’impatto del nigeriano, a dispetto dello scialbo atteggiamento del compagno di squadra polacco, abbia fatto propendere l’ago della bilancia in favore dell’ex Crotone. Che sarà chiamato a dare segnali importanti, e magari, perché no, aprire nuovamente varchi per i due trequartisti, proprio come accaduto al Braglia. Conferma quindi per Verde e Soriano alle sue spalle, il recuperato Tongya, logicamente ancora non al meglio della condizione dopo lo stop per l’infortunio alla caviglia, potrebbe subentrare nella seconda parte di gara. L’altro ballottaggio, quello per il partner di Amatucci in mezzo al campo, dovrebbe essere invece vinto da Hrustic, in vantaggio rispetto a Maggiore. Continuità anche sugli esterni e in difesa, dove a protezione di capitan Sepe agirà il trio composto da Bronn, Ferrari e Jaroszynski, mentre Stojanovic (chiamato a stringere i denti), e Ghiglione presidieranno le corsie laterali. Colantuono, che non recupera nessun altro degli infortunati di lungo corso in casa granata ad eccezione di Sfait, e chiama ancora con sé i giovani Di Vico e Fusco, si affiderà anche al supporto del pubblico, per la verità non quello delle grandi occasioni.
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