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Salerno, i quartieri invasi dalla puzza dei rifiuti

di Eleonora Tedesco
Cambia il vento e il cattivo odore del compost in fiamme dilaga. Le scuse della “Pulita”: nessun allarme per la salute
Salerno, i quartieri invasi dalla puzza dei rifiuti

«All’inizio, credevo di essere io a trascinarmi la puzza di una cacca di cane calpestata. Ma è bastato poco per rendermi conto che anche le persone attorno a me avvertivano lo stesso odore di spazzatura», racconta un giovane professionista di Torrione. «Ma che sta accadendo, qui non possiamo aprire le finestre dalla puzza. Ci dobbiamo preoccupare, che cosa sta succedendo?», si domanda con insistenza una giovane mamma in via Antica Corte, nel cuore del centro storico, asserragliata in casa. È la tarda mattinata quando, con l’incedere del vento, dallo stabilimento di Salerno Pulita dove negli scorsi giorni è esploso un incendio, un odore nauseabondo si è propagato prima attraverso i quartieri della zona orientale poi al centro storico, anche nei quartieri più in alto.

Preoccupazioni e scuse

Una città avvolta dalla puzza, dunque, fra stupore e preoccupazione per la salute. Oltre al disagio, è stato soprattutto il timore di respirare qualcosa di nocivo ad aver spaventato i salernitani che, in molti casi, ignoravano i problemi all’impianto di compostaggio della società in house. «Ci scusiamo con i cittadini per il disagio, ovviamente non dipendente dalla nostra volontà c’è il massimo impegno da parte di tutti, vigili del fuoco, forze dell’ordine, Arpac e, naturalmente, Salerno Pulita per risolvere nel più breve tempo possibile e arrecare meno disagi alla cittadinanza derivanti dall’incendio», dichiara subito Vincenzo Bennet, amministratore unico della partecipata che si occupa dell’igiene urbana, per fugare ogni preoccupazione.

+++L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO+++

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