Probabilmente, la collina di bare e resti delle inumazioni accatastate in un’area del cimitero cittadino sono soltanto il più evidente – e macabro – dei problemi che ci sono nella gestione del camposanto di Brignano. Che, ormai da tempo immemore, soffre di un grosso problema che si ripercuote anche sulla gestione: la mancanza di personale. «La nuova direttrice fa tutto il possibile ma ha a disposizione un numero esiguo di personale. A partire dal geometra che sarebbe indispensabile e che, invece, lavora anche per altri uffici dell’amministrazione», spiega Filomeno Di Popolo, ex direttore del cimitero e ora consigliere comunale in quota Psi. Insomma, il cimitero va considerato alla strenua di un microcosmo all’interno della città che ha necessità di figure tecniche dedicate perché sono continue le esigenze che si pongono.
Mancano giardinieri e addetti alle pulizie
Carenze che si aggiungono ad altri vuoti nell’organico di giardinieri e di personale dedicato alle pulizie. Oltre a tutta l’attività amministrativa, fondamentale anche per le casse del Comune, di gestione delle sepolture e di assegnazione di quelle che risultano essere abbandonate e dimenticate, solo per fare un esempio. E poi ci sono i problemi strutturali e di controllo come hanno messo bene in evidenza le capre che sono entrate l’estate di un anno fa e che, indisturbate, hanno brucato tra le tombe.
Lo stesso scempio denunciato lo scorso anno
Ad aggravare il quadro c’è il fatto che non è la prima volta che i visitatori vedono la collina fatta di pezzi di bare accatastati, resti delle esumazioni e in cassette di plastica anche delle ossa. L’ultimo caso simile, in ordine di tempo, fu denunciato il 3 ottobre di un anno fa e il caso si risolse soltanto dopo alcuni giorni e con l’intervento di una ditta specializzata. Insomma, non certo un’immagine edificante, considerando anche la particolarità del luogo e lo spirito con cui le persone ci entrano e lo attraversano. Fino a qualche anno fa, proprio per evitare che si creasse questa immagine e i resti lignei delle esumazioni restassero a vista, venivano comprati dei sacchi di iuta adeguati allo scopo. Ora, invece, a quanto pare, è cambiata la modalità anche se il risultato è – a dir poco – degradante.