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«Bloccato il nuovo video di El Chapo Junior»

La denuncia social del manager del trapper salernitano: «Ci hanno trattati come terroristi»
«Bloccato il nuovo video di El Chapo Junior»

Che sia una semplice trovata pubblicitaria per creare ancora maggiore hype attorno al lancio del suo nuovo brano, lo dirà soltanto il tempo. Ma, intanto, sui social e sui portali specializzati stanno facendo rumore gli ultimi messaggi arrivati da El Chapo Junior, nome d’arte di Dario Salviati, giovane trapper salernitano. L’artista classe 2007, da qualche tempo sulla cresta dell’onda grazie a singoli come “Plaza freestyle”, capace d’aggiudicarsi il Disco d’Oro, tramite il suo manager ha denunciato di essere finito nel mirino delle forze dell’ordine.

A quanto pare, infatti, nel video del nuovo singolo vengono proposte delle immagini che sono state attenzionate dalla sezione anticrimine: in particolare, secondo quanto raccontato in varie storie su Instagram – subito diventate virali non soltanto fra i suoi fans – nella clip erano presenti armi, auto di lusso e persino un jet privato. Il tutto, naturalmente, creato artificiosamente. Ma, intanto, tanto sarebbe bastato per bloccare la pubblicazione della clip e far scattare l’intervento delle forze dell’ordine. «Non ho più parole. Per un video musicale un po’ più particolare con armi noleggiate, permessi e fatture, cioè tutto in piena norma di legge, ci piombano in casa in piena notte, come se fossimo veramente dei terroristi in cerca di armi e con accuse impensabili», la premessa del messaggio diffuso dal manager dell’artista salernitano. «Nonostante abbiamo mostrato tutta la regolarità di questa merce, accompagnata da permessi e fatture. Per di più con indagini ancora in corso. Con questo ho capito che gli infami non solo per strada ma anche nella musica».

Poi l’appello ai seguaci di El Chapo Junior: «Vi prego di condividere tutti quanti questa grande cattiveria. Facciamo soltanto musica e vi ricordo che nella musica c’è libertà di espressione. Però poi film e serie di mafia sulle reti più importanti della tv vengono trasmesse senza censure in orari dove anche i bambini possono vederle».

Una situazione, quella raccontata attraverso i social, che è diventata inevitabilmente virale. E sempre attraverso i social, sono comparsi i primi frame del presunto video “incriminato”, girato nelle borgate di Milano. Ora si attendono ulteriori sviluppi su una situazione che, sui portali specializzati, sta infiammando il dibattito da qualche giorno. E il tempo potrà anche davvero far comprendere se questa denuncia del manager del trapper salernitano El Chapo Junior sia una “semplice” trovata pubblicitaria per lanciare ancora con maggiore attesa il suo prossimo singolo. O se dietro questi post pubblicati su Instagram si nasconda davvero anche altro…

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