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Cava, nasce in casa grazie ai medici del 118

di Salvatore De Napoli
I soccorritori hanno deciso di intervenire subito e hanno allestito una sala parto. Ora mamma e bimba stanno bene
Cava, nasce in casa grazie ai medici del 118

Ha deciso di nascere venerdì sera alle 19, alla quarantesima settimana di gestazione e non ha voluto sentire ragioni: voleva vedere la luce e gridare la sua nascita al mondo intero. La mamma, una giovane cavese alla sua seconda gravidanza, però, non era in una clinica o in ospedale, ma si trovava in quel momento a casa. Le “acque si erano rotte” come si suol dire e le contrazioni erano divenute regolari, tutti segnali che la piccola stava per nascere. Avvertito, a questo punto, il 118, a casa della partoriente è arrivata un’ambulanza dell’emergenza medica. L’equipaggio del Saut metelliano aveva con se un medico, Antonio Borri, specialista di medicina di urgenza e con tanti turni svolti in area chirurgica all’ospedale di Nocera Inferiore.

La donna, visitata dal medico, è stata considerata in “codice rosso” e andava portata immediatamente in una struttura sanitaria. Pochi chilometri separano la casa della partoriente dall’Umberto I di Nocera Inferiore, ma che comunque erano troppi: la bimba si era già “incanalata” e stava per nascere. In pochi istanti, allora, il medico, l’infermiera Chiara Incanto e l’autista soccorritore Amedeo Loffredo tentano l’unica cosa possibile in quel momento, far nascere la bimba, pur se era a casa e non in un ambiente protetto.

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