Sei anni e dieci mesi. È la pena inflitta al presunto “recidivo” delle violenze sessuali, S.A. le sue iniziali, allevatore 28enne di Montecorvino Rovella, per aver rubato per sempre l’adolescenza della compaesana stuprata a 15 anni appena. Nella mattinata di ieri, il gip del Tribunale di Salerno, Annamaria Ferraiolo, ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti dell’imputato, difeso dall’avvocato Gaudino Pastorino. Un castigo al ribasso rispetto alle pretese della pubblica accusa, che aveva chiesto dieci anni di reclusione. Di qui a 30 giorni, il giudice depositerà la motivazione della sentenza di primo grado, arrivata al termine del rito alternativo: il 28enne ha chiesto e ottenuto d’essere processato con un abbreviato secco, in virtù del quale ha beneficiato d’una premialità in termini di pena.
Le indagini
I familiari della giovanissima sono assistiti dalla penalista Stefania Pierro. Le indagini, coordinate dal pm Rosa Staiano, partirono da una telefonata anonima: era il 15 dicembre 2023 quando i carabinieri della Stazione di Montecorvino Rovella, agli ordini del maresciallo Francesco Grimaldi, raccolsero il grido d’aiuto lanciato dalla voce femminile di un’adolescente, che riferì d’aver appena visto l’allevatore (ne fornì le generalità) che stringeva la mano d’una ragazzina, la quale tentava invano di divincolarsi.
+++L’ARTICOLO COMPLETO SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO CARTACEO+++