Scatterà a giugno il giudizio immediato per Mario D’Amora, l’imprenditore 41enne di Angri arrestato lo scorso dicembre con un carico di oltre 5 chili e mezzo di cocaina e quasi tre etti di hashish. A stabilirlo è stato il gup Giovanni Pipola del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha fissato l’udienza a seguito delle pesanti accuse mosse nei confronti dell’uomo, incensurato fino al giorno dell’arresto.
La scoperta
D’Amora, amministratore di una società a cui era intestata l’auto su cui viaggiava – una Peugeot con targa rubata appartenente a una Fiat 500 – è stato fermato dagli agenti della Squadra mobile di Salerno. Al momento del controllo, stringeva con forza il telecomando dell’auto per evitare che gli agenti potessero accedere al veicolo. Un gesto inutile: sotto il sedile passeggero, nascosti con cura, sono stati trovati cinque panetti di cocaina, ciascuno dal peso superiore a un chilo.
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