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Ravello, no al dissequestro della strada della morte

I magistrati respingono la richiesta per il tratto in cui morì Nicola Fusco. Il sindaco: cittadini preoccupati ed esasperati
Ravello, no al dissequestro della strada della morte

La Procura di Salerno respinge la richiesta di dissequestro della carreggiata sulla provinciale 75 (ex 373), che unisce Ravello a Castiglione, dove era morto a maggio il 28enne conducente di bus di Agerola Nicola Fusco, in un tragico incidente. L’istanza formale era partita dal sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, per via dei disagi che la misura comportava per il traffico e il trasporto pubblico. I magistrati hanno deciso sulla base delle indagini ancora in corso sulla morte dell’autista.

Vuilleumier preoccupato

«La nostra preoccupazione resta quella legata all’esasperazione dei nostri cittadini, da sei mesi alle prese con difficoltà quotidiane negli spostamenti – spiega il sindaco Vuilleumier – Senza contare l’enorme dispendio economico che la situazione comporta, a carico della Regione e dei Comuni di Ravello e di Scala, per arginare l’emergenza. La mia richiesta poggia sulla necessità di dissequestrare l’area per consentire all’ente proprietario, la Provincia di Salerno, di provvedere alla messa in sicurezza. L’augurio è che al più presto si possa procedere in questa direzione».

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