Capace di far ritornare a parlare anche chi non ha le corde vocali. Un’eccellenza riconosciuta oltre i confini nazionali quella del professore Giuseppe Tortoriello , originario della provincia di Salerno, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale dell’ospedale Monaldi a Napoli. Grazie alla cui operosità si registra, tra l’altro, lo stop ai viaggi della speranza per motivi di salute lontano dalla Campania. Non solo. Centinaia e centinaia i pazienti che hanno ricevuto cura e sollievo con tecniche innovative, ripresa post operatoria breve, prevenzione. “Abbiamo un dato importante, certificato dalle autorità competenti: in tanti si sono rivolti a noi da fuori regione. – le parole di Tortoriello forte di ben 108 pazienti oncologici trattati provenienti fuori dalla regione Campania – Uno dei nostri impegni è ridurre la migrazione sanitaria nelle regioni del Sud. Vale per i pazienti ma anche per i medici». Tutto questo diventa possibile grazie all’umanità ed alla professionalità mostrata quotidianamente dal primario Giuseppe Tortoriello che a Napoli guida all’ospedale Monaldi il reparto di Otorinolaringoiatra riconosciuto anche all’estero quale centro di avanguardia oltremodo specializzato su tumori laringe e testa collo.
Buona sanità
In virtù sia della formazione che dell’esperienza di Tortoriello che nella precedente attività dal 2017 fino a 2023 effettuata all’Ospedale del Mare di Napoli, e fondatore del reparto di Otorinolarinoiatria, venne chiamato il medico “che dà la voce ai pazienti” e dove ha conquistato il primato nazionale sulla chirurgia oncologica laringea secondo i dati certificati Agenas. Giuseppe Tortoriello fa dell’impegno la sua caratteristica: “I risultati si raggiungono grazie a chi ci mette testa e cuore. Io penso di aver creato una vera e propria scuola, dato non comune in questo periodo storico, e stiamo proseguendo da due anni anche al Monaldi una attività di alto profilo professionale e scientifico”.

Tecniche innovative
Ma il professore Tortoriello guarda avanti, per assicurare a tutte le persone una sempre proficua e migliore assistenza. E spiega così il modus operandi: «Grazie alla nostra chirurgia un paziente operato alla laringe ha una ripresa della voce quasi immediata. Questo grazie all’impiego del laser e di bracci robotici che consentono un approccio minimamente invasivo assicurando ai pazienti una riduzione delle complicanze e della degenza, nonché una ripresa quasi immediata. Sono in grado di parlare anche senza corde vocali. – di rilievo il caso dell’intervento eccezionale effettuato all’ospedale Monaldi al maestro 92enne Gianni Aterrano , direttore d’orchestra che ha scoperto Massimo Ranieri , che dopo solo 48 ore è tornato a suonare il pianoforte a casa sua – Così come c’è un completo recupero della voce c’è bisogno di una riabilitazione da parte dei logopedisti che partecipano al successo del trattamento». Pure per quanto riguarda l’orecchio,
le tecniche sono sofisticate e sempre più all’avanguardia come dimostrato sempre all’Ospedale Monaldi di Napoli: «Abbiamo un evolversi degli impianti cocleari (orecchio bionico) e tutto ciò consente di sentire in tempo reale e sono applicabili soprattutto a pazienti con sordità profonde». Emblematico un intervento su tutti eseguito sempre presso il Monaldi qualche mese fa e che ha stabilito un record mondiale a Napoli. “Tumore laringeo rimosso contestualmente all’inserimento di un impianto uditivo in una unica operazione grazie all’uso di un braccio robotico. La paziente era una 67enne affetta da tumore delle corde vocali e sordità profonda. I due trattamenti effettuati hanno fatto si che la signora riacquistasse due organi di senso ossia la voce e l’udito”, dice Tortoriello.
Formazione e impegno
Assistenza di qualità e proficua per la salute degli assistiti aperta a tutti, anche con visite gratuite programmate soprattutto al fine di attuare la prevenzione non a parole ma con azioni concrete. Comportamenti che, unitamente ad una conoscenza della materia, sono i pilastri dell’azione all’ospedale Monaldi di Napoli del primario Tortoriello che sottolinea: «Il nostro ruolo nel millennio sta cambiando.
Nuove tecnologie, formazione specialistica ed efficacia della governance sanitaria impongono una ridefinizione della figura dell’otorino». Insomma Tortoriello da medico della gente non si cura dei risultati ma guarda oltre, da illuminato professionista alla ricerca di ulteriori percorsi virtuosi.