Dodici ore per liberarsi di un pezzo di carne incastrato nell’esofago. Dodici ore da Roscigno in giro per quattro ospedali, per una semplice una gastroscopia. Vito Resciniti si sente male domenica sera. Dopo cena inizia a tossire. Maledice l’esofago. Sente che c’è un ostacolo che gli ostruisce il respiro. È un pezzo di carne. Dovrebbe andare in ospedale. Spera che il problema si risolva nella notte. Previsione errata. La trachea resta ostruita. Il pezzo di carne gli dà i tormenti. Vito trascorre la notte insonne.
Lunedì mattina chiama un amico che conosce il problema. «Siamo amici da tanti anni. Entrambi lavoriamo nel mondo della contabilità. Stiamo spesso insieme per lavoro – racconta Angelo Gorrasi – Non appena ho sentito Vito siamo saliti in macchina e siamo andati in ospedale».