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Garante dei detenuti e consiglieri regionali in visita all’Icatt di Eboli

«Esperienza di questa struttura va rafforzata, promossa e difesa»
Garante dei detenuti e consiglieri regionali in visita all’Icatt di Eboli

Nella giornata di oggi, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, si è recato presso il Moa (Museum of Operation Avalanche) di Eboli per visitare la struttura con il presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania, Michele Cammarano e la Direttrice dell’Icatt Concetta Felaco. Qui sono stati accolti dal Direttore del Moa Marco Botta con il quale il Garante ha avuta una collaborazione finanziata inizialmente dalla Regione e successivamente da Casse delle Ammende, per accogliere tre detenuti del carcere di Eboli per progetti di pubblica utilità. In seguito, il Garante ha visitato l’Istituto dove erano presenti il consigliere Francesco Picarone, il consigliere Andrea Volpe e il presidente della Commissione delle Aree Interne della regione Campania Michele Cammarano. Tutti loro sono stati accolti dai detenuti con un piccolo aperitivo dove sono stati serviti taralli e pizze di loro produzione realizzati attraverso l’impiego di materie prime prodotte all’interno del carcere.

La Direttrice dopo un primo saluto ai suoi ospiti ha affermato: «L’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento della Tossicodipendenza concretizza quella che è la funzionalità rieducativa della pena, tramite diversi percorsi formativi per l’inclusione socio-lavorativa dei detenuti. L’istituto accoglie una comunità di 45 detenuti, di cui 8 sono all’art.21 o.p. all’esterno, un’utenza già filtrata da altri istituti, quindi soggetti che risultano già svincolati dalle dipendenze.» La direzione dell’Icatt propone progetti individualizzati, con il fine di creare una rete sociale e di collaborazione che abbraccia tutto il territorio. Questi prevedono: laboratori di pizzeria, panetteria tenuto dal Consorzio “Noesis”, ma anche corso di manutenzione dell’orto sociale e corsi termoidraulici che hanno dato ad un ex detenuto competenze tali da permettergli l’assunzione presso una ditta tedesca.

All’uscita del carcere il Garante campano Ciambriello ha dichiarato: «Oggi nella prima mattinata ho rivisitato il museo di Eboli che si propone di essere un grande contenitore culturale in grado di raccontare i diversi accadimenti legati allo sbarco degli alleati nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Qui sono previsti lavori socialmente utili che impegnano già tra 3 detenuti. Ecco quindi il territorio che si apre, lo sforzo che anche la cultura, le imprese locali e gli artigiani possono mettere in campo l’articolo 27 comma 3 della Costituzione che dice che le pene servono a includere e a reinserire la persona che ha sbagliato. Sono andato poi in visita al carcere, ho parlato con i detenuti e visitato i lavoratori di panetteria e pizzeria potendo gustare le loro prelibatezze. L’esperienza dell’ Icatt di Eboli va rafforzata, promossa, difesa. Si tratta di un luogo dove i metodi educativi, di inclusone sociale, gli spazi, le relazioni ma anche l’inserimento e l’integrazione con il territorio sono all’avanguardia. Guai ad ipotizzare solo lontanamente di poter chiedere le finestre e le porte di questa esperienza. Si tratterebbe di un gesto e di un provvedimento di retroguardia»

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