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Battipaglia, aule senza crocefissi: veleni alla “Gatto”

di Andrea Picariello
Il dirigente FdI Gioia scrive ai vertici dell'istituto comprensivo: «Chiesta l’affissione nell'aula di mia figlia»
Battipaglia, aule senza crocefissi: veleni alla “Gatto”

Crocifisso nelle aule scolastiche, sì o no? In Italia è una contesa che va avanti da anni e puntualmente, in particolar modo in occasione delle festività, non manca di riemergere, dividendo l’opinione pubblica. Nelle classi scolastiche italiane, sempre più multiculturali, è capitato d’assistere alla rimozione del sacro simbolo in nome di un’inclusione che guardi anche alle altre religioni, e non sempre tale gesto è stato accolto positivamente.

Appello alla dirigente

In un annoso dibattito che coinvolge anche il Governo nazionale, la polemica si riaccende pure a Battipaglia (città nota per l’affissione di due mastodontici crocifissi nella sala conferenze e nell’aula consiliare della Casa comunale), dove Michele Gioia, dirigente di Fratelli d’Italia ed ex assessore cittadino, proprio all’Istruzione, ha consegnato ai social un fatto che l’ha riguardato da vicino. Nel post, che ha rapidamente fatto incetta di interazioni social, Gioia ha detto: «Questa mattina ho inviato una Pec alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Gatto”, chiedendo cortesemente la presenza del crocifisso nell’aula di mia figlia. Sia ben chiaro, la presenza del crocifisso e non l’esclusione di altri simboli religiosi».

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