Una presunta violenza sessuale per mano d’un giovane che ha dieci anni più di lei: uno zio. Michela (nome di fantasia), la 12enne che lunedì mattina sarebbe stata sequestrata a Bellizzi e ritrovata a Pagliarone di Montecorvino Pugliano, l’aveva denunciata il 19 maggio scorso ai carabinieri di Pontecagnano Faiano. Ai militari della capofila dei Picentini (maresciallo capo Dario Santaniello), coordinati dalla Compagnia di Battipaglia (capitano Samuele Bileti), la piccola riferì d’essere stata stuprata in un capannone da un 21enne di Pontecagnano Faiano che conosceva: è uno suo familiare, uno zio. L’inchiesta su quell’episodio è in corso: il pm titolare del fascicolo è Rosa Staiano.
Il 21enne è indagato per violenza sessuale. Pure all’epoca, tuttavia, sarebbero emersi segni d’una deflorazione più datata. Difficile che il presunto rapitore di lunedì sia il giovane pontecagnanese, che oggi non è a piede libero, seppur per reati differenti da quelli oggetto del procedimento penale aperto a maggio, che si nutrirà d’intrecci con i fatti più recenti, oggetto d’un differente fascicolo. Nel quale è finita un’auto rossa.