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Bici contro il bus, indagato l’autista

La salma di Cristiano verrà restituita oggi ai familiari per i funerali
Bici contro il bus, indagato l’autista

Non è stato necessario secondo l’autorità giudiziaria eseguire l’autopsia sul cadavere del giovane ciclista Angelo Cristiano, deceduto nella mattinata di martedì a Giffoni Valle Piana in seguito ad un incidente stradale lungo l’arteria comunale Coriano-Marotti. Sotto sequestro è finito l’autobus della Sita, mentre l’autista è nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Il conducente è stato sottoposto all’alcol test.

La dinamica dell’incidente

I segni sull’asfalto lasciano pochi dubbi sulla dinamica dell’incidente: la montain bike di colore verde, ha invaso la corsia opposta di marcia. Il 18enne, residente in località Ponte Mileo a Rovella stava in sella alla sua bici percorrendo la stradina di campagna, poco prima delle 9 di martedì 31 ottobre, ed era diretto a Giffoni Valle Piana. In una curva in discesa la bici, in velocità, probabilmente è sbandata ed è andato a sbattere contro il pullman in direzione opposta. Nello schianto forte Angelo è finito contro il parabrezza del bus ed è finito a terra. È morto sul colpo. Quando sono arrivati i sanitari a bordo dell’ambulanza del 118, il ragazzo era privo di vita. I tentativi di rianimarlo sono stati inutili.

Le indagini delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine hanno raccolto ogni elemento per tentare di ricostruire la dinamica dell’incidente. Per la morte di Angelo Cristiano è stato aperto un fascicolo penale. Il medico legale ha concluso l’ispezione del cadavere, in seguito alla quale non sono emersi elementi di rilievo, per cui, è arrivato l’atteso nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria, e la restituzione del corpo di Angelo ai suoi familiari. Un dolore immane per la mamma Sara e il papà Marco, ancora increduli per quanto accaduto in quel tratto di strada in aperta campagna, utilizzata da giugno in alternativa alla provinciale 26 chiusa a seguito di una frana.

La riapertura della provinciale 26

La salma del giovane ciclista verrà restituita alla famiglia nella giornata di oggi quando si dovrebbe concludere l’iter per potere svolgere i funerali. Molti cittadini si sono recati sul luogo dell’incidente per rendersi conto con i propri occhi di quanto accaduto. «E’ vero poteva succedere ovunque – raccontano i cittadini – ma se la provinciale 26 fosse stata regolarmente funzionante oggi non piangevamo una giovane vita. Anche su questa piccola strada comunale c’è stata una vittima. Speriamo venga riaperta presto la Giffoni-Montecorvino».

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