Inchiesta su maltrattamenti, atti sessuali con minori e pedopornografia: i genitori dei tre ragazzi si avvalgono della facoltà di non rispondere; l’elettricista scafatese, invece, respinge le accuse. Si sono svolti ieri gli interrogatori per la coppia di Pompei, anche se originaria di Scafati, e dell’elettricista arrestati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Salerno. Assistiti dal loro legale, l’avvocato Antonio Raiola, i due genitori non hanno risposto alle domande del gip. Per il padre, attualmente ricoverato in ospedale, sono stati chiesti gli arresti domiciliari in considerazione del suo stato di salute.
I maltrattamenti
Quest’ultimo è accusato di maltrattamenti nei confronti dei tre figli, consistiti in quotidiane e sistematiche percosse, privazioni, mortificazioni, oltre alla generale incuria e al totale disinteresse nei confronti dei tre figli minorenni della coppia, facendoli vivere in condizioni igienico sanitarie carenti e in condizioni di malnutrizione, con conseguenti risvolti sulle condizioni di salute dei minori, sottoponendoli ad uno stile di vita vessatorio e mortificante. La madre non si sarebbe opposta, neanche quando il figlio più piccolo, dodicenne con problemi di disabilità, chiedeva di mangiare ancora: a maggio scorso il 118 intervenne a scuola proprio per un malore che aveva colpito il bambino, trovandolo denutrito.