A un anno esatto dall’operazione della Dda contro i Fezza De Vivo di Pagani, arrivano le prime nove, pesanti condanne. A dicembre del 2022, infatti, l’Antimafia di Salerno – guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli – eseguì una serie di arresti riguardante l’organizzazione egemone su Pagani che cercava di infiltrarsi anche nella zona industriale di Nocera Inferiore. Un salto di qualità della malavita paganese grazie anche alla collaborazione tra i Fezza-De Vivo, i fratelli Daniele e Vincenzo Confessore e “‘o Minorenne”, Rosario Giugliano di Poggiomarino, oggi collaboratore di giustizia.
L’ultimo “capo” del clan, Vincenzo Confessore, fu arrestato nell’agosto scorso, a Napoli, mentre usciva dal noto ristorante “Ciro a Mergellina” dove aveva cenato con la moglie. Ad attenderlo c’erano gli agenti della Mobile del vicequestore Gianni Di Palma che lo inseguivano ormai da oltre un anno, dopo la cattura del fratello Daniele avvenuta a Cava de’ Tirreni.