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Salerno, la “banda dei tabacchi” colpisce ancora

di Alessandro Mosca
Secondo colpo in meno di una settimana: in pochi minuti svaligiata la rivendita di via Irno. Bottino da 8mila euro, s’indaga
Salerno, la “banda dei tabacchi” colpisce ancora

Le modalità d’azione sono praticamente identiche a quelle che gli agenti della Squadra Mobile agli ordini del vice-questore Gianni Di Palma hanno ricostruito dopo il colpo notturno a Pastena, sul lungomare Colombo. Ed ecco, dunque, che nell’allarme sicurezza risuonato (di nuovo) forte a Salerno si fa largo anche un’altra ipotesi: quella che la città d’Arechi sia stata presa di mira da una banda specializzata nello svaligiare i tabacchi. La notte fra sabato e domenica, infatti, fa registrare un nuovo colpo: almeno tre persone sono entrate in azione in via Irno, presso una nota rivendita nei pressi dell’incrocio che porta al Parco Pinocchio.

Almeno tre persone con il volto travisato sono entrate in azione: grazie all’ausilio di un flex portatile, il gruppo da infranto la serranda d’ingresso all’attività commerciale e, una volta entrati nel negozio, hanno fatto razzia di ogni cosa: sigarette, gratta e vinci ma, soprattutto, il contenuto della cassa continua del tabacchi. Circa 8mila euro il bottino in denaro secondo quanto accertato dai poliziotti della Mobile. Un’azione che è stata rapidissima: in pochi minuti, infatti, i ladri hanno fatto perdere le loro tracce, sfruttando anche il reticolo di strade della zona e la vicina presenza di autostrada e tangenziale.

Pochi minuti per svaligiare il locale: un residente della zona, infatti, dalla propria abitazione ha notato la presenza di persone incappucciate davanti all’attività commerciale e ha immediatamente sollecitato le forze dell’ordine. Sul posto, in pochi minuti, è giunta una volante della polizia che, però, all’arrivo già non aveva trovato nessuno.

Adesso, dunque, si indaga per ricostruire nel dettaglio l’accaduto: gli agenti agli ordini del vice-questore Di Palma hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’attività commerciale ma anche altre registrazioni di alcuni “occhi elettronici” presenti in zona. I frame potrebbero rivelarsi utili non tanto per ricostruire l’identikit dei malviventi, visto che avevano il volto travisato, ma per capire come in pochi minuti abbiano fatto perdere le loro tracce, magari rintracciando un’auto che potrebbe averli condotti lontani da via Irno.

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