Giacomo Schiavo, non dà più notizie di sé, da metà marzo. Oltre a quello delle sorelle, parte forte l’appello delle zie materne che vivono a Cava de’ Tirreni e Cetara. L’ultima volta che il 41enne è stato sentito dalla sorella che lo aveva invitato a pranzo a casa sua ad Agropoli, è stato il 18 marzo scorso. Giacomo rispose che non poteva accettare l’invito perché si trovava a Torino. Nel capoluogo piemontese, dove era anche stato per lavoro come pizzaiolo, Giacomo ci andava di frequente per fare visita ai suoi quattro figli, tutti minorenni, affidati a due distinte famiglie. Il 41enne era separato dalla moglie e per assicurare una sana e tranquilla crescita ai bimbi, due maschi e due femmine, il Tribunale dei minori li diede in affidamento.
Il giorno prima della sua scomparsa, Giacomo che era ritornato a lavorare, seppur saltuariamente, ad Agropoli, come pizzaiolo, aveva ricevuto dei soldi. Da allora ha solo avuto modo di dire alla sorella che si trovava a Torino e, poi, il nulla. Giacomo,originario di Montecorice, è un padre amorevole e soffriva tanto per la lontananza dei figli. Un ragazzo riservato, già orfano dei genitori, ma non gli era mai mancato l’affetto delle sorelle, le quali dal giorno della sua scomparsa, sono distrutte. A stare
male, sono anche le zie materne di Giacomo, Lucia di Cava e Nunzia Bianco di Cetara. «Giacomo – dice Lucia – qualunque sia il problema che ti ha portato ad allontanarti, ricordati che a tutto c’è rimedio. Torna a casa, le tue sorelle, i tuoi nipoti, noi tutti, ti aspettiamo Un appello voglio lanciarlo anche a chiunque abbia potuto vederlo negli ultimi giorni o a chi conosce i motivi del suo allontanamento». A farle eco è l’altra zia che vive a Cetara: «Dai notizie di te, caro Giacomo – afferma Nunzia – Sono troppi i giorni di silenzio che sta distruggendo in primis le tue sorelle e poi noi. Torna, noi siamo disposte ad ascoltarti e a trovare insieme a te, una soluzione a ciò che ti turba». A due settimane dalla scomparsa, la speranza dei familiari è che Giacomo abbia avvertito l’esigenza di allontanarsi da tutti per riflettere, per ritrovarsi; e che passato questo momento difficile si faccia sentire.