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Salerno, botte al dipendente: «Non è omofobia»

di Francesco Ienco
Baronissese aggredito nella city, il suo ex capo respinge tutte le accuse
Salerno, botte al dipendente: «Non è omofobia»

«Nessuna aggressione omofoba o razzista ma solo dissapori legati alla condotta sul luogo di lavoro». Così E. S., il titolare del locale di Salerno accusato da un suo ex dipendente di averlo malmenato e insultato per strada nella serata di martedì. Il 32enne Samir, honduregno di Baronissi, che ha denunciato l’episodio alle forze dell’ordine e ha fatto ricorso alle cure dei sanitari, ha asserito di essere stato picchiato mentre era in bicicletta e che l’uomo, già suo datore di lavoro nella zona dei Mercanti di Salerno, gli avrebbe rivolto gravi epiteti riferiti a origini e orientamento sessuale.

L’accusa

Una versione che viene respinta però duramente dal diretto interessato, difeso dall’avvocato Luigi Palmieri, il quale lamenta una strumentalizzazione dell’accaduto e rilancia, annunciando a sua volta azioni legali per tutelare il suo nome e la sua persona.

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