«Lascerò la mia parrocchia di Eboli e non nego che mi dispiace, ma sono felice perché a Salerno sarò parte della grande comunità dell’intera Arcidiocesi per cui con umiltà ancor più mi impegnerò ad essere servitore in ogni momento e per qualsiasi necessità». Parole di Alfonso Raimo che ammonisce il cronista quando lo chiama vescovo. Per, poi, subito invocare – in riferimento alla sua persona – unicamente l’utilizzo dell’appellativo don. Eppure da domani sarà proprio lui ad assumere ufficialmente l’incarico conferitogli da Papa Bergoglio.
E suo malgrado, con la mitra di color rosso a cingergli il capo, ad essere il protagonista alle ore 10:30 del sabato, nella Cattedrale di Salerno, della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi. Per il rito di ordinazione episcopale del prete Alfonso Raimo che anche ieri pomeriggio si è calato a Santa Cecilia di Eboli tra la gente di ogni età e fede per partecipare ad un incontro sullo sport come occasione di inclusione.
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